SE l'epidemia fiorentina si apre su di uno scenario borghese di traffici e interni domestici, la peste napoletana
di ventisei anni dopo si manifesta in modo diverso.Le cause sono soprattutto marittime.Una nave proveniente da Barcellona assediata e devastata dalla peste era riuscita ad approdare evadendo la quarantena. Scaricandi i soldati aveva dato inizio al contagio questo nella primavera del 1656. La nave portava un carico di grano. Da sempre il grano veniva considerato pericoloso, è il cibo principale dei topi portatori della xenopsylla cheopis, la pulce che con il morso, gli escrementi, le uova, trasmette la peste. Oggi si sà che la pulce è attratta dal bianco, colore dei drappi di lana e lino e delle biancherie da letto, le prime suppellettili che venivano requisite, bruciate o "umigate" e poi sigillate." Così si videro in pochissimo tempo strapazzati dal male molti dè quartieri inferiori della città e può essere che avessero parimenti contribuito le lavandaie dell'ospedale dove cresceva di giorno in giorno il numero degli infermi edè morti" Anche a Firenze l'epidemia si espande nelle zone povere della citta, le strade adiacenti PortaS.Gallo, Porta a Prato, Porta alla Croce e Porta San Frediano. Queste zone erano chiamate estremità
RELAZIONE DEL NUNZIO APOSTOLICO SPINOLA A ROMA:
"Nelle contrade del popolo gli abitanti sono così stravaganti che, se i Deputati ordinano che si serri qualche casa infetta, non obbediscono e, quando con il rigore se ne pretende l'eseguzione, si sollevano contro chi dà l'ordine et il signor Vicerè vive con tanto timore di non dar campo a qualche disturbo popolare che a cosa maggiore non preme che a non dar pretesto di mala sodisfatione alla plebe...Mi hanno anche detto che, havendo destinato certa limosia per i poveri delle case infette, non riesce al Deputato il distribuirla, perchè andando per assegnarla, si vede in un subito circondato da migliaia di persone che sotto forme violente ciascuna dimanda di essere soccorsa....NAPOLI 1656
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