La bottega del Tonsor ossia il barbiere.
" tutte queste ciccatrici che potete contare sul mio viso, tante quelle di un vecchio pugilatore, me le ha fatte il ferro del barbiere e la sua mano scellerate. Solo il caprone tra tutti gli esseri viventi è il più intelligente, esso se ne sta con la sua barba e sfugge al carnefice"Così esclamava Marziale, arguto scrittore romano a proposito dei barbieri del suo tempo.Gli arnesi del barbiere erano forbici di ferro, non avevano nè il perno nè i fori per infilare le dita.I rasoi erano anch'essi di ferro e benchè fossero affilati su una pietra fatta venire dalla Spagna, non possedevano il filo delle lame odierne.Se ne sono trovati pochissimi perchè distrutti dalla ruggine, si sono trovati in abbondanza rasoi etruschi, fatti col bronzo.Pare che i primi tonsori provenissero dalla Sicilia, fino ad allora ossia nel III secolo avanti Cristo i romani si facevano crescere liberamente barba, capelli e baffi.Le botteghe dei tonsori si svilupparono a vista d'occhio, le più ecoomiche erano collocate all'aria aperta, nei crocicchi delle strade. Tutto intorno erano collocate delle panche in attesa del proprio turno. Il "paziente stava seduto in mezzo, senza la minima insaponatura, nè unzione, e iniziava la scorticatura.al più si inumidava il volto con acqua fresca.
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