Dante disse di lui;" Credette Cimabue ne la pintura,tener lo campo e ora ha Giotto il grido Sì che la fama di colui è scura. Più tardi Ser Andrea Lancia che scrive nel 1334 quando Giotto è ancora vivo
ricorda che:"E' Giotto in tra li pittori, che gli uomini conoscono, il più sommo" Giotto sarè esaltato nel 1340 da Giovanni Villani, da Boccaccio nel Decamerone, da Petrarca nelle Epistule. re Roberto di Napoli in un documento del 1330 lo chiama "il nostro caro e fedele pittore di corte e lo annovera tra i suoi familiares. antonio Pucci scrive nel 1373 che Giotto morì a settant'anni, nel 1337 anno di stile fiorentino, corrispondente al 1336 e si è dedotto che fosse nato nel 1267.Solo nel 1301, quando il pittore doveva avere più di trentanni una sua proprietà "in burgo de foris a Porta Panzani" di Firenze viene citata in due atti del 25 e 26 maggio, relativi ad una vendita di una casa confinante con questa proprietà. E' sicuro da certi riferimenti che sia nato a Colle di Vespignano presso Vicchio, nel Mugello come dice il Vasari:" Di padre detto Bondone, lavoratore di terra e naturale persona", un contadino da poco trasferitosi a Firenze uno di quei paesani di cui Dante non poteva sopportare il puzzo. Firenze al tempo di Giotto era una citta fortificata circondata da mura da centocinquanta bastioni, di cui rimane solo la Torre di San Nicolò. dino Compagni parla delle sue case bellissime come non si vedevano in nessuna parte d'Italia. il Battistero esisteva già era amato tantissimo dai fiorentini, ma non esistevano le porte che ora vi sono.
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