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venerdì 22 aprile 2011

FRANCESCO MELZI

Francesco Melzi non fece subito ritorno in Italia, un documento c'informa che il 20 Agosto 1519 si trova ancora ad Amboise, con una pensione del re e che aveva assunto come servo il de Villanis è probabile che abbia ceduto a Francesco I i quadri che Leonardo aveva portato con sè in Francia. Dopo avere eseguito le ultime volontà del maestro e amico nel 1520 o 21 riprese la via di Milano con le migliaia di pagine dei taccuini, tutti i disegni, gli oggetti e gli strumenti che Leonardo gli aveva lasciato in eredità nel 1523 lo ritroviamo in Lombardia e in una stanza della villa di Vaprio viene dedicata ai manuscritti. Assume due scrivani ed essi sotto la sua direzione redigono la raccolta col nome "Trattato della pittura". Questo manuscritto passa al duca dI Urbino, nelle mani di uno oscuro artista milanese per poi entrare nel Vaticano. Il Milzi muore nel 1570. Si era sposato, suo figlio Orazio relega tutti i manuscritti in alcune casse in fondo ad un granaio di Vaprio. Questa storia vinene risaputa e alcuni amatori si recano alla villa ma il Melzi ignaro di ciò che aveva per le mani glieli donò. Oggi i manuscritti di Leonardo, interi quaderni, fogli isolati che a volte l'artista piegava per poterli portare comodamente con sè, pagine disegnate dai suoi quaderni disegnini sono suddivisi tra la Biblioteca Ambrosiana di Milano, l'istitut de France di Parigi Royal Library e musei a Londra, Oxford, all'Accademia di Venezia, all'ex Biblioteca Reale di Torino. Pagine di appunti e disegni si trovano anche a Firenze agli Uffizi, al Louvre e in tanti musei del mondo.

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