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giovedì 12 maggio 2011

IL CIBO DEI GARIBALDINI

Riferisce il giovane fiorentino: la carne di Acquaviva (Puglia) è un mito: a chiedere una minestra e un pò di lesso, non capiscono neppure. Si cibano soltanto di salumi e formaggio e nelle case accendono di rado il fuoco, un paio d'uova al tegame è il non plus ultra della splendidezza culinaria, ma credo che le mangiasse a malapena il Sindaco e neppure tutti i giorni. Le scellerate minestre e i perfidi intingoli mangiati a Bari avevano bisogno di stomaci a tutta prova affermava il volontario fiorentino che mal sopporta quel vino del mezzogiorno grosso e gagliardo. Quindi il cibo dei Garibaldini consisteva in pane o gallette, vino con poco companatico, perlopiù formaggio. A volte si poteva mangiare qualche minestra o un pò di polenta. Si nutrivano con cibi locale estremamente semplici come uova,salumi, patate, qualche volta frutta, raramente carne

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