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lunedì 16 maggio 2011

Dal diario di Andrea Pacini: "Grazie, Mille"

Così scrive: " Come giungono i volontari, il mio compito è di cercare di avere quante più notizie possibili, nome cognome, paternità, età, luogo di nascita, mestiere ecc...Il lavoro può sembrare facile e forse lo è per un impiegato del distretto militare ma non è per me che non ho nè un ufficio, nè una scrivania ma posso essere soddisfatto di aver avuto in dotazione una penna, un quaderno, una sedia sgangherata per il mio difficile compito di registrare gente che non vuole essere registrata, perchè ha disertato dal reggio esercito o perchè è scappata di casa, come quasi tutti gli studentelli che qua sono veramente numerosi. Dalla Sardegna ( sua terra natale anche se ora vive a Livorno) ci sono tre rappresentanti, uno della provincia di Sassari si chiama Tarantini Angelo, nato all'isola della Maddalena ma residente a Thiesi, dove possiede una bottega, è una persona simpaticissima, parla abbastanza bene l'italiano, solo che al posto delle virgole, usa la parola "cazzu". Gli  altri due sono cagliaritani e si chiamano, Efisio Gramignano, ingegnoso meccanico e il giornalista Vincenzo Brusco Onnis. Il pacini avendo raggiunto poi la spedizione a Palermo rivede il Tarantini " l'ho trovato molto migliorato nella pronuncia dell'italiano, invece di dire "cazzu" dice "cazzo" Il Gramignano intervenne per salvare la vita a Bixio, Garibaldi glielo chiede personalmente elogiando le virtù della Sardegna e dei sardi.
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