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lunedì 2 maggio 2011

GLI OLII

Gli antichi usavano olio di noce o di papavero crudi e purificati ( un metodo semplice per schiarire un olio è di esporlo per lungo tempo al sole su una bottiglia di vetro o cristallo). I COLORI: I colori tradizionalmente usati sono per il giallo: il giallorino e l'orpimento, per il rosso il ginapro vermiglione e la terra di siena bruciata la lacca della robbia ( questa era usata per le velature). Per l'azzurro, azzurro di smalto o vetro di cobalto ( chiamato anche fritta di Alessamdria). A Venezia i pittori lo trovavano facilmente grazie all'industria del vetro. Per il blu oltremare la pietra preziosa dei lapislazzuli, per il bianco bh che è carbonato di piombo. Questo bianco anche se molto velenoso ha 2 vantaggi, di seccarsi velocemente e di dare bellissimi riflessi. I neri erano esclusi dalla pittura, Leonardo si sa che adoperò la grafite. Nel 500 i toni scurivenivano ottenuti dai bruni come mescolanza con terra bruciata a cui venivano aggiunti colori in tenue quantità. E' ipotizzato che i pittori del rinascimento e soprattutto i veneti abbiano usato per un ultima leggera velatura l'asfalto ( bitume)che conferisce al dipinto un giallo dorato. L'unico inconveniente è che può attraversare gli strati pittorici e far screpolare i dipinti.

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