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lunedì 16 maggio 2011

GARIBALDINI A CALTANISSETTA

Quei giorni furono trascorsi in un clima di tranquillità, dispensandi parentesi di mondaneità agli uomini in camicia rossa. Agli ordini del colonnello Eber i primi garibaldini entrano in città il primo luglio 1860, mentre il giorno dopo è la volta del grosso della brigata, tra gli applausi della folla, lo sbandieramento delle bandiere, bisognava pensare ora al vitto di così tanti uomini. nascono quindi mense per tutte queste truppe, seicento uomini. Il chincaliere Antonio Pezzati offre ai militari 800 posate e 800 coltelli senza predendere nessun indennizzo.L'illuminazione della città è sfarzosa, gli uffici pubblici, i grandi palazzi, le abitazioni private anche quelle meno abbienti, mandano luce, mentre in Piazza Garibaldi e nelle vie principali viene sistemata una serie di piramidi allineate ( le particolari strutture di legno ricolme di luci, che anticamente venivano impiegate nelle grandi occasioni). Ad intrattenere gli ospiti, bande musicali che alternano musica classica a melodie popolari. In quei giorni vi era una particolare coincidenza la processione di San Michele che dalla chiesetta di contrada Sallemi doveva arrivare in Cattedrale. Dumas ospite nel palazzo del barone Trabonella, viene conferito della cittadinanza onoraria nissena. Gradisce parecchio tanto che durante la processione si afficina alla statua del Santo " San Michele, io son cittadino caltannissette, prendimi sotto la tua protezione" la folla di rimando urlando: "Dumas nostro concittadino". Per sdebitarsi col barone che lo aveva ospitato gli regala una copiadel suo romanzo: " Les Trois  Mousquetaires" con questa dedica : A mon cher Baron Trabonella et frere en SAINT MICHEL

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