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lunedì 9 maggio 2011
garibaldi a tavola
reca una specie di pallina bucherellata che si chiamava bombillaNel pomeriggio prendeva volentieri una tazza di tè, ma preferiva il mate, bevanda simile al tè. Il mate lo si beveva da un'apposita zucchetta, succhiandolo attraverso una cannuccia d'argento che all'estremità. Altra sua passione erano le olive, che prodceva nella sua terra e conservava in salamoia. Quando le olive erano mature, le salava, le seccava al sole e per lui era un antipasto. La caccia a Caprera era praticata dal figlio Menotti ma si potevano abbattere solo animali di grossa mole, beccacce, tordi, pernici, Garibaldi aveva messo il vieto di uccidere uccelletti. Anche a pesca andava prefalentemente Menotti, portando con sè la piccola Clelia, magari ancora mezza addormentata, visto che partivano in barchetta all'alba. Gusti semplici, dal ritorno dalla Sicilia portò con sè solo un sacco di sementi, una cassa di pasta e una balla di stoccafisso
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