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sabato 26 marzo 2011

ROMA

Il Michelet così scriveva:" Sul sommo delle grandi mura di quel gigante gli alberi stormiscono alla brezza
serale, più sotto all'interno c'è una foresta di arbusti sulla quale si avventurano le capre mentre il loro custode dorme sull'erba". Dickens affermò:" una selva di torri e di campanili, una moltitudine di tetti e di comignoli,
rassomiglia tanto ala veduta di Londra". C'erano nugoli di mendicanti che si appostavano dove vi erano turisti. Il freddo era pungente ma con l'arrivo del caldo si propagava la malaria e chi poteva fuggiva, solo il Ghetto era risparmiato. Il fiume era animato da traghetti e barche da carico che facevano da spola tra i due porti ora scomparsi, il Ripagrande e di Ripetta. Era un vero scalo marittimo e aveva anche la chiesa dei naviganti, piena di ex voto, Santa Maria della Torre del Buon Viaggio

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