Essa era innanzi tutto molto molto piccola impregnata del fascino del Medioevo, il rustico incanto, metropoli
spirituale in forme paesane così scriveva Gregorovius storico prussiano.Saint-Beuve scrittore e critico fran-
cese scriveva: Roma è morta, proprio morta,metà della città è un giardino abbandonato. Le vigne stanno sul
Campidoglio, il deserto comincia da Roma stessa.Le vie di Roma erano tuttaltro che deserte. Guglielmo Story scrisse:" Si udivano grida confuse e sonore, i bambini strillavano,gli uomini gridavano le loro merci, le
campane risuonavano in ogni dove. Preti, soldati, contadini e pezzenti passavano a gruppi. I trasteverini se
ne andavano a casa con le giacche appese al braccio. Le donne nelle loro rozze gonne di lana stavao in capelli (senza cappello, solo le signore lo usavano) sotto i portoni, alle finestre o ai balconi. Un funerale dietro di noi gli stendardi ricamati d'oro, con il teschio e le ossa incrociate, procedeva accanto a noi. Le torce oscillavano nelle mani dei confratelli che camminavano senz'ordine, incapucciati di bianco
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